Non è bastata una grandissima prestazione dei nostri Giovanissimi ’99 per vincere il campionato regionale: il sogno è finito a 2 soli minuti dalla fine del secondo tempo supplementare, quando l’Imolese ha segnato il gol del 4-3 (poi ha arrotondato con un'altra rete in contropiede sul fischio finale, per il definitivo 5-3). Avevamo riportato poco prima la partita in parità, ma così è il calcio. Bello e talvolta crudele, sempre istruttivo. Ma sul campo di Spilamberto (Modena) l’Arsenal di Michele Petrilli è uscita a testa altissima: grintosi, determinati, primi su moltissimi contrasti, offensivi e vogliosi di imporre il proprio gioco, nulla si può rimproverare ai nostri ragazzi. Sembra una frase fatta, non la è: tutti ci hanno messo il cuore, anche chi, pur soffrendo in panchina, prima dei tempi supplementari è andato a riempire le borracce per i propri compagni. Questo significa essere SQUADRA.
La nostra società, il nostro simbolo e i nostri colori rappresentano una piccola realtà di quartiere, ma con un cuore ed un orgoglio grandi così. Non c’è disonore alcuno nel perdere contro una squadra, l’Imolese, che rappresenta un bacino di 70mila persone. Una squadra che aveva vinto la semifinale per 6-0. Eppure, se una delle due contendenti avesse dovuto vincere “ai punti” (come nella boxe), probabilmente questa sarebbe stata l’Arsenal, che ha creato più occasioni e ha colpito due traverse. Bisognerebbe essere più cinici, dirà qualcuno. E forse è vero, ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il campo, e dopo una partita così si può solo applaudire questa squadra, il suo spirito di sacrificio, la sua coesione e quel talento che le ha permesso di vivere un'altra stagione bellissima, una cavalcata meravigliosa che ci ha portati fino all’ultima partita, a giocarci il titolo di migliore dell’intera regione Emilia Romagna. Siamo arrivati secondi, ma non ci sentiamo sconfitti.
Di una squadra così, in fondo, non si può che essere orgogliosi.
GRAZIE RAGAZZI!